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Nei giorni scorsi la dipartita di Leonard Nimoy ha sancito il definitivo congedo dell’Ammiraglio Spock dalla plancia di comando della Enterprise.

Fans e manager piangono uno dei leader indiscussi della saga di Star Trek.

Manager? Ebbene sì!

Seppur nella finzione cinematografica la saga di Star Trek per molti manager, ancora oggi, rappresenta un valido esempio di modello organizzativo efficace ed efficiente.

La figura di Spock racchiude in sé tre delle principali skill utili per guidare un team:

https://vimeo.com/120888679

  • logica
  • sacrificio
  • leadership

In momenti di stagnazione e incertezza, come quello presente, le organizzazioni si trovano ad affrontare una serie di scelte in merito a difficoltà e opportunità. Spesso guidate da manager incapaci di trovare rotte da perseguire perché affetti da miopia sugli obiettivi a medio lungo termine, e soprattutto terrorizzati dall’idea di perdere il loro status.

Ripensando al possibile approccio di Spock verso la capacità di scelta  non possiamo dimenticare quando in Star Trek II con grande dignità pronuncia le seguenti parole:

[Tweet ““le esigenze dei molti contano di più delle esigenze dei pochi.. o di uno””]

In questo che ritengo essere uno dei passaggi più intensi di tutta la serie, si spiega la  vera leadership.

La leadership è un esercizio difficile, il gruppo dipende da colui che guida ed è a lui che guarda fiducioso.

La difficoltà più grande sta nello “scegliere”. Ovviamente non esisteranno mai scelte migliori di altre, anche perché normalmente sarà impossibile riuscire a mettere tutti d’accordo: l’esigenza del singolo cozzerà con quella del reparto o dell’organizzazione più in genere.

È in questo momento che la capacità di decidere fa la differenza tra un leader proattivo e un manager miope.

Domandiamoci se siamo realmente disponibili di tanto in tanto a prendere l’approccio di Spock sacrificando i propri desideri per il bene del gruppo, dell’organizzazione o dei suoi clienti? Siamo disponibili a mettere da parte le proprie idee e convinzioni per seguire le preferenze degli altri? Siamo disposti a mettere da parte la nostra verità assoluta e accettare quella di colui che pensa in maniera totalmente divergente, certi che la nuova idea sarà migliore nel lungo periodo?

Tali domande non devono essere esclusivo appannaggio dei manager, ma sono soprattutto i liberi professionisti operanti nella consulenza social media che devono sapersi mettere in gioco.

Al leader non viene chiesto un sacrificio fisco, bensì un equilibrio valutativo orientato all’ecologia del gruppo inteso in senso estensivo.

Viene chiesto solamente di scegliere e avere davanti a se un solo faro guida dato da:

la prevalenza delle esigenze dei molti sui pochi?

o le esigenze dei pochi sui molti?

Buona scelta e per dirla con Spock

[Tweet “”Lunga vita e prosperità””]

 

by Federico Bigagli

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